Secondo le diverse versioni del racconto, alcuni personaggi decisero di mettere in difficoltà Gesù chiedendogli se gli Ebrei dovessero o meno rifiutarsi di pagare le tasse agli occupanti Romani. Nel Vangelo secondo Luca si specifica che, evidentemente attendendosi che Gesù si sarebbe opposto al tributo, essi intendevano «consegnarlo all'autorità e al potere del governatore», che all'epoca era Ponzio Pilato e che era responsabile della raccolta dei tributi. I vangeli sinottici raccontano che gli interlocutori si rivolsero a Gesù lodandone l'integrità, l'imparzialità e l'amore per la verità, poi gli chiesero se fosse o meno giusto per gli Ebrei pagare le tasse richieste da Cesare. Gesù, dopo averli chiamati ipocriti, chiese loro di produrre una moneta buona per il pagamento e poi di chi fossero nome e raffigurazione su di essa; alla risposta che si trattava di Cesare, rispose «Date a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è...
La fuga in Egitto del bambino Gesù e della sua famiglia, a causa della persecuzione ordita da Erode (Mt 2,13ss), è raccontata nella parte iniziale del Vangelo di Matteo, chiamata comunemente “Vangelo dell’infanzia” (Mt 1-2, che presenta varie analogie con quella corrispondente in Lc 1-2). Il fatto prende l’avvio da un avvertimento provvidenziale che Giuseppe riceve in sogno.La narrazione ci informa poi che la Santa Famiglia rimase in Egitto fino alla morte di Erode: da quest’unico particolare non si può quantificare con esattezza la durata di quell’esilio (potremmo conoscere tutt’al più il termine, dal momento che Erode I morì nel 4 a.C.). L’Egitto rappresentava il luogo di rifugio più immediato per coloro che scappavano dalla tirannia del re di Giudea. La tradizione dell’Egitto come luogo di asilo con tutta probabilità ha influenzato il racconto di Matteo, che ha delle affinità con il genere letterario della persecuzione contro un giusto da parte di un re malvagio; gli esempi più cono...