Secondo le diverse versioni del racconto, alcuni personaggi decisero di mettere in difficoltà Gesù chiedendogli se gli Ebrei dovessero o meno rifiutarsi di pagare le tasse agli occupanti Romani. Nel Vangelo secondo Luca si specifica che, evidentemente attendendosi che Gesù si sarebbe opposto al tributo, essi intendevano «consegnarlo all'autorità e al potere del governatore», che all'epoca era Ponzio Pilato e che era responsabile della raccolta dei tributi. I vangeli sinottici raccontano che gli interlocutori si rivolsero a Gesù lodandone l'integrità, l'imparzialità e l'amore per la verità, poi gli chiesero se fosse o meno giusto per gli Ebrei pagare le tasse richieste da Cesare. Gesù, dopo averli chiamati ipocriti, chiese loro di produrre una moneta buona per il pagamento e poi di chi fossero nome e raffigurazione su di essa; alla risposta che si trattava di Cesare, rispose «Date a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è...
Cosa significa il gesto di papa Francesco. È una storia che inizia a Fatima nel 1917 e arriva fino ai giorni nostri Il direttore della Sala stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, il 15 marzo ha dichiarato che «venerdì 25 marzo, durante la Celebrazione della Penitenza che presiederà alle ore 17 nella Basilica di San Pietro, papa Francesco consacrerà all’Immacolato Cuore di Maria la Russia e l’Ucraina. Lo stesso atto, lo stesso giorno, sarà compiuto a Fatima da Sua Eminenza il cardinale Krajewski, Elemosiniere di Sua Santità, come inviato del Santo Padre». Quando Benedetto XVI andò in pellegrinaggio a Fatima il 13 maggio 2010 disse questa frase nell’omelia della Messa celebrata sulla immensa spianata dove la Madonna era apparsa ai tre pastorelli nel 1917: «Si illuderebbe chi pensasse che la missione profetica di Fatima sia conclusa». Come, il mistero di Fatima non si era concluso con la rivelazione della terza parte del segreto avvenuta nel 2000, sempre a Fatima, per volontà del Pa...