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"Date a Cesare quel che è di Cesare"

  Secondo le diverse versioni del racconto, alcuni personaggi decisero di mettere in difficoltà Gesù chiedendogli se gli Ebrei dovessero o meno rifiutarsi di pagare le tasse agli occupanti Romani. Nel   Vangelo secondo Luca   si specifica che, evidentemente attendendosi che Gesù si sarebbe opposto al tributo, essi intendevano «consegnarlo all'autorità e al potere del governatore», che all'epoca era   Ponzio Pilato   e che era responsabile della raccolta dei tributi. I   vangeli sinottici   raccontano che gli interlocutori si rivolsero a Gesù lodandone l'integrità, l'imparzialità e l'amore per la verità, poi gli chiesero se fosse o meno giusto per gli Ebrei pagare le tasse richieste da Cesare. Gesù, dopo averli chiamati ipocriti, chiese loro di produrre una moneta buona per il pagamento   e poi di chi fossero nome e raffigurazione su di essa; alla risposta che si trattava di Cesare, rispose «Date a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio» (il   Vang

Dio : Chi è Dio? Qual’ è il suo aspetto?



Chi è Dio… Possiamo conoscerlo.

Noi possiamo conoscere Dio, che ha dato origine all’universo in tutta la sua grandezza e alle meraviglie della sua creazione. Egli ci parla di se stesso, ma va anche oltre sé stesso. Ci accoglie in una relazione con Lui, cosicché possiamo conoscerlo personalmente, intimamente, anziché accontentarci di avere solo una mera conoscenza “di” Lui.
«Non si vanti il saggio della sua saggezza
e non si vanti il forte della sua forza,
non si vanti il ricco delle sue ricchezze.
Ma chi vuol gloriarsi si vanti di questo,
di avere senno e di conoscere me,
perché io sono il Signore che agisce con misericordia,
con diritto e con giustizia sulla terra;
di queste cose mi compiaccio».
Parola del Signore.
(Geremia 9, 22-24)


Chi è Dio… Possiamo accostarci a Lui.

Dio ci invita a parlare con Lui e a farlo partecipare della nostra vita.Per farlo non occorre prima essere prima preparati, né occorre essere particolarmente istruiti o corretti teologicamente oppure, ancor di più, essere santi. Per sua natura Egli ci ama e ci accetta dalmomento in cui andiamo verso di Lui, così come siamo.
“Il Signore è vicino a quanti lo invocano,
a quanti lo cercano con cuore sincero.”
(Salmi 144:18)


Chi è Dio… Egli è il Creatore.

Ogni cosa che noi uomini facciamo ha origine da materia esistente, oppure basata su pensieri già fatti. Dio invece ha la capacità di generare la vita dalla materia, non solo sotto forma di galassie o esseri viventi, ma anche attraverso soluzioni ai problemi quotidiani. Dio è creatore e vuole che noi ne siamo consapevoli, e che riponiamo fiducia in Lui.
“Grande è il Signore, onnipotente,
la sua sapienza non ha confini.”
(Salmi 146:5)
“Da dove mi verrà l’aiuto?
Il mio aiuto viene dal Signore,
che ha fatto cielo e terra.”
(Salmi 120:1-2)


Chi è Dio… Egli è Perdono.

Noi pecchiamo. Tendiamo a compiere delle azioni che seguono una via nostra piuttosto che la via del Signore. Egli lo vede e ne è a conoscenza. Dio non si limita solamente a controllare i nostri peccati, ma è anche pronto a giudicare e a condannare le persone a causa dei loro peccati. Tuttavia, Dio ci perdona dal momento in cui iniziamo ad avere una relazione con Lui. Gesù, suo figlio, con la morte sulla croce, ha già pagato per i nostri peccati, è risorto dalla morte e ci offre il perdono.
Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, ma sono giustificati semplicemente per la sua grazia, in virtù della redenzione realizzata da Cristo Gesù. Dio lo ha prestabilito come strumento di espiazione per mezzo della fede, nel suo sangue.
(Romani 3:22-25)


Chi è Dio… Egli è Onestà.

Proprio come una persona che ci permette di conoscere e condividere i suoi sentimenti ed i suoi pensieri, Dio ci parla di sé stesso, dei diversi possibili modi di vivere, ed è sempre onesto. Ogni cosa detta su di Lui, oppure su di noi, è un’informazione attendibile. Più genuino dei nostri sentimenti, pensieri e sensazioni, Dio è del tutto preciso ed onesto, in ogni cosa che afferma. E’ suo intento che noi possiamo contare ciecamente su ogni sua promessa rivolta a noi. Possiamo prenderlo in parola.
“La tua parola nel rivelarsi illumina,
dona saggezza ai semplici.
Lampada per i miei passi è la tua parola,
luce sul mio cammino.”
(Salmi 118: 130-105)


Chi è Dio…Egli è abile.

Desiderereste essere sempre perfetti al 100% in ogni cosa? Dio lo è. La sua saggezza non ha limiti. Capisce tutti gli elementi di una situazione, il trascorso e gli eventi futuri ad essa collegati. Non serve aggiornarlo, consigliarlo ne tantomeno persuaderlo a fare la cosa giusta: la farà! perché la sua abilità e le sue ragioni sono pure. Se noi crediamo in Lui, egli non commetterà mai errori nei nostri confronti, non ci tradirà e non ci deluderà mai. Possiamo veramente credere che tutte le sue azioni siano giuste, in ogni circostanza, in ogni tempo.
“Chiunque spera in te non resti deluso”
(Salmi 24:3)

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Il Sesto Comandamento

"Non commettere adulterio". (Es 20,14; Dt 5,18)). "Questo comandamento, ci chiede di rispettare il nostro corpo e ci invita a percorrere una strada che a volte è impervia e faticosa come un sentiero di montagna, porta a realizzare nella nostra vita la purezza: è una conquista molto impegnativa ma possibile. (Mt 5,27-28). Non commettere atti impuri Se l'uomo offende Dio col peccato, lo fa, per lo più, attratto dal piacere. La difficoltà di regolare l'istinto del piacere è grande, specialmente nei riguardi del piacere procurato dalle sensazioni gustative e dalle percezioni tattili, e tra queste, la mancanza più grave è il vizio della lussuria. La lussuria è la forma più semplice per esprimere il proprio egoismo, questa è una tentazione che dura quanto la vita stessa. È la ricerca ingorda e disordinata del piacere corporale, è uno dei sette vizi capitali ed è la causa di tutti gli atti impuri condannati dal Signore, cominciando dall'

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"Onora tuo padre e tua madre, perché si prolunghino i tuoi giorni nel paese che ti dà il Signore, tuo". (Es 20,12) L'Apostolo insegna: Figli, obbedite ai vostri genitori nel Signore, perché questo è giusto. "Onora tuo padre e tua madre": è questo il primo comandamento associato a una promessa: "perché tu sia felice e goda di una vita lunga sopra la terra" (Ef 6,1-3). Onora il padre e la madre Onorare il padre e la madre apre la seconda tavola della legge, quella che racchiude i comandamenti orientati alla carità verso il prossimo. Dio ci comanda l'amore verso chi ci ha generato, verso i genitori, mettendo quindi loro al primo posto nella lista dell'amore al prossimo, perché loro sono il prossimo più prossimo a noi. Sarebbe un'illusione voler bene alle persone lontane, dimenticandoci di quelle vicine. Come è possibile dividere il proprio pane con l'affamato, ospitare il misero senza ricovero, vedere un ignudo e vestirlo se poi il prop

Pensieri dei Santi : SANTITÀ DEL MATRIMONIO E DELLA FAMIGLIA

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