Secondo le diverse versioni del racconto, alcuni personaggi decisero di mettere in difficoltà Gesù chiedendogli se gli Ebrei dovessero o meno rifiutarsi di pagare le tasse agli occupanti Romani. Nel Vangelo secondo Luca si specifica che, evidentemente attendendosi che Gesù si sarebbe opposto al tributo, essi intendevano «consegnarlo all'autorità e al potere del governatore», che all'epoca era Ponzio Pilato e che era responsabile della raccolta dei tributi. I vangeli sinottici raccontano che gli interlocutori si rivolsero a Gesù lodandone l'integrità, l'imparzialità e l'amore per la verità, poi gli chiesero se fosse o meno giusto per gli Ebrei pagare le tasse richieste da Cesare. Gesù, dopo averli chiamati ipocriti, chiese loro di produrre una moneta buona per il pagamento e poi di chi fossero nome e raffigurazione su di essa; alla risposta che si trattava di Cesare, rispose «Date a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è...
I sacramenti fanno parte della tradizione cristiana e rappresentano dei segni sensibili ed efficaci della Grazia di Dio. Sono stati istituiti da Cristo e affidati alla Chiesa per guidare il percorso di fede del cristiano e raggiungere la grazia eterna.
Il sacramento è dunque un segno che ci permette di avvicinarci in modo sincero e puro alla vera essenza di Dio. Ecco perchè sono così importanti per i fedeli.
La storia dei sette sacramenti
Il termine sacramento deriva del latino sacramentum e corrisponde al greco mysterion, e viene ancora oggi usato nelle chiese di rito orientale, sia cattoliche che ortodosse. L’utilizzo di questo termine serve a evidenziare in parte l’idea di rito ma soprattutto quella di iniziazione e consacrazione. Pensa ad esempio agli antichi misteri pagani, che già utilizzavano il termine iniziazione, seppur con una diversa accezione. In quei tempi il percorso per unirsi alla divinità era caratterizzato da un rito sacro che permetteva di instaurare questo genere di legame.
Nei primi secoli del Cristianesimo, il termine “sacramento” veniva usato in genere per indicare l’insieme dei segni e dei gesti sacri che avevano lo scopo di condurre il fedele in comunione mistica con Cristo. Solo in un secondo momento il significato e il numero dei sacramenti si è andato a definire fino a raggiungere la forma che conosciamo noi oggi.Attraverso i sacramenti, lo Spirito Santo partecipa alla vita del fedele portandola ad una nuova consapevolezza e santificandola. Ogni sacramento è stato istituito e voluto espressamente da Gesù che li ha affidati alla Chiesa con il compito di renderli accessibili a tutti i fedeli. Questi hanno valore in quanto tali, e non hanno nulla a che vedere con il celebrante, o con il suo merito spirituale, poichè è Dio che agisce attraverso di lui. In molti casi, come ad esempio nel Battesimo o nel Matrimonio, è lo stesso fedele che diventa ministro del sacramento grazie al quale entra a far parte della chiesa. Per la chiesa, i sette sacramenti sono considerati l’origine e la massima espressione di tutta la vita cristiana.
I sette sacramenti nel Cattolicesimo
Nella chiesa cattolica i sette sacramenti sono definiti come “i segni e gli strumenti mediante i quali lo Spirito Santo diffonde la grazia di Cristo, che è il Capo, nella Chiesa, che è il suo corpo”. (“Catechismo della Chiesa Cattolica”, Libreria Editrice Vaticana, 2006.).Per mezzo dei sacramenti Cristo si manifesta agli uomini e li rende capaci di condurre una vita che segua il suo mistero pasquale di passione, morte e resurrezione.Dopo l’Anno Mille, e lo sviluppo della Scolastica nella chiesa latina, si è limitato il significato del termine “sacramento” per riferirlo esclusivamente ai segni sacri riconosciuti come voluti da Dio. In seguito a questa piccola rivoluzione, i sacramenti sono stati ridotti a sette e il loro numero è stato confermato e autenticato dal Concilio di Trento.Qualunque altro segno, come ad esempio quello della croce o di benedizione, vengo ritenuti essenziali all’interno della liturgia ma meno importanti poichè non sono stati istituiti direttamente da Cristo. Per riferirsi a questi segni usiamo il termine di sacramentale.
Ma quali sono i veri sacramenti della chiesa? Eccoli elencati brevemente:
- Battesimo
- Eucarestia
- Cresima o Confermazione
- Penitenza o Confessione
- Ordine sacro
- Matrimonio
Nel rito romano il sacramento del matrimonio e quello dell’ordine sacro sono gli unici che si escludono a vicenda. Infatti, per i sacerdoti e i vescovi, il Magistero della Chiesa Cattolica richiede l’obbligatorietà del celibato. Gli unici esclusi da questo vincolo sono i diaconi che possono essere sposati e rivestire il loro incarico all’interno della Santa Messa.Secondo il Magistero, il fedele che si appresta a ricevere la comunione così come qualsiasi altro sacramento deve essere stato assolto dai peccati e aver portato a termine la penitenza assegnata dal sacerdote per l’assoluzione. Infatti, prima di ricevere il dono di un sacramento, è necessario che il fedele si trovi già preparato, ovvero in “stato di grazia”, per ricevere una nuova grazia sacramentale della cresima, del matrimonio o dell’ordine sacro.
Le chiavi di lettura dei sacramenti
La Chiesa cristiana cattolica suddivide i sacramenti in base ad alcuni elementi caratteristici. La suddivisione è la seguente: Sacramenti dell’Iniziazione Cristiana, di Guarigione e di Edificazione della Chiesa.Il Concilio Vaticano II ha individuate alcune interessanti chiavi di lettura dei Sacramenti, che ci permettono di esaminare poco per volta i significati più profondi.La Chiave di lettura Classica, rimanda alla prima definizione dei sacramenti, segni della Grazia, istituiti da Gesù e affidati alla chiesa per la salvezza degli uomini. La Chiave di lettura sacramentale o simbolica, analizza la portata simbolica e mette a confronto le diverse componenti che li determinano, umane e divine, considerandoli come manifestazioni tangibili della volontà invisibile di Dio. Un altra Chiave di lettura è quella storico-salvifica, pone i sacramenti all’interno della visione salvifica voluta da Cristo per gli uomini, come segni tangibili della Nuova Alleanza tra Dio e l’Uomo. Troviamo poi la Chiave di lettura verbale, che si concentra soprattutto sugli aspetti linguistici e comunicativi dei Sacramenti e mette l’attenzione sul rapporto tra parola e realtà, su significante e significato, fino ad affermare che il sacramento realizza esattamente ciò che esprime.La Chiave di lettura personalista, riconosce i sacramenti come un punto di incontro della comunità dei fedeli con Cristo, che secondo questa interpretazione diventa il tramite essenziale tra gli uomini e Dio diventando uno strumento di Salvezza e Redenzione. Troviamo inoltre una Chiave di lettura pneumatologica, per riconoscere nei sacramenti la presenza dello Spirito Santo, che diffonde gesti, linguaggi, parole, e ogni genere di ritualità legata alla sfera umana, trasformandoli in segni efficaci e autentici della presenza di Cristo. La Chiave di lettura liberatrice, che vede i sacramenti come strumenti di liberazione indispensabili per il fedele, come simboli di libertà e di dichiarazione di intenti per tutti coloro che scelgono di affiancarsi a Cristo per sconfiggere le ingiustizie, in nome della misericordia e dell’aiuto reciproco. Infine, la Chiave di lettura unitaria, che esamina tutti i sacramenti in chiave olistica, e si propone di unire la dimensione personale con quella di Fede, inserendo il Sacramento nella vita quotidiana del fedele, come elemento essenziale e irrinunciabile.
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