Passa ai contenuti principali

In evidenza

"Date a Cesare quel che è di Cesare"

  Secondo le diverse versioni del racconto, alcuni personaggi decisero di mettere in difficoltà Gesù chiedendogli se gli Ebrei dovessero o meno rifiutarsi di pagare le tasse agli occupanti Romani. Nel   Vangelo secondo Luca   si specifica che, evidentemente attendendosi che Gesù si sarebbe opposto al tributo, essi intendevano «consegnarlo all'autorità e al potere del governatore», che all'epoca era   Ponzio Pilato   e che era responsabile della raccolta dei tributi. I   vangeli sinottici   raccontano che gli interlocutori si rivolsero a Gesù lodandone l'integrità, l'imparzialità e l'amore per la verità, poi gli chiesero se fosse o meno giusto per gli Ebrei pagare le tasse richieste da Cesare. Gesù, dopo averli chiamati ipocriti, chiese loro di produrre una moneta buona per il pagamento   e poi di chi fossero nome e raffigurazione su di essa; alla risposta che si trattava di Cesare, rispose «Date a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è...

Il Sacramento dell'Eucarestia o Comunione


La Santa Eucarestia ha due sensi: Il Santissimo Sacramento dell’Altare e la Santa Messa. Nel primo senso la Santa Eucarestia è considerata in Sé Stessa, nel secondo senso è considerata in quanto viene offerta.

I. Il Santissimo Sacramento dell’Altare

La Santa Eucarestia considerata in Sé Stessa è nient’altro che nostro Signore Gesù Cristo Stesso sotto l’apparenza di pane e vino. Questo è il dogma della Presenza Reale definito nel sacro concilio di Trento con le parole seguenti: “Se qualcuno negasse che nel Santissimo Sacramento dell’Eucarestia è contenuto veramente, realmente, e sostanzialmente il Corpo e Sangue assieme all’Anima e alla Divinità di nostro Signore Gesù Cristo, e dunque il Cristo Totale, ma dicesse che esso è solo come segno, figura o virtù, Anathema Sit.” (Trento S. XIII Canone I).
Al centro della Santa Messa sta la Consacrazione o “Transustanziazione”. Il sacerdote pronuncia parole sul pane e sul vino che li trasformano nel Corpo e nel Sangue di Gesù Cristo, così che il nostro Signore Gesù Cristo è reso presente realmente sull’Altare. Prima della Consacrazione c’è pane e vino, dopo la Consacrazione c’è Gesù Cristo: CorpoSangueAnima, e Divinità. Il pane e il vino non esistono più, ma Gesù Cristo Solo, e la sola apparenza del pane e vino. Gli accidenti (o qualità: grandezza, estensione, peso, forma, colore, gusto, odore) esistono senza soggetto, senza sostanza, tramite un miracolo di Dio. Non esistono né nel pane, né nel vino, non esistono neanche in Gesù Cristo, ma esistono senza soggetto, senza sostanza. L’unica sostanza che esiste è Gesù Cristo Stesso sotto la loro apparenza.
Questo dogma della Chiesa si basa soprattutto su due passi del Nuovo Testamento. Il primo è il discorso eucaristico del Signore nel sesto capitolo del Vangelo di San Giovanni, di cui citeremo solo la frase seguente: “Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia da questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo”.


Il secondo passo, o piuttosto serie di passi, sulla Presenza Reale consiste nelle parole di Consacrazione riportate nei vangeli di San Matteo, San Marco, San Luca, e nella prima Epistola di San Paolo ai Corinzi.

II. La Santa Messa

Il sacro concilio di Trento ha stabilito infallibilmente e definitivamente il dogma eucaristico cattolico. Ne citeremo tre estratti:
  1. Se qualcuno dice che nella Messa non venga offerto a Dio un sacrificio vero e  proprio, Anathema sit. (S. XXII Can. 1);
  2. Infatti è una sola e medesima vittima, e Colui Che ora offre il sacrificio per il ministero dei sacerdoti è Quello Stesso Che Si offrì allora sulla croce, essendo differente soltanto la maniera di offrire. (S. XXII Cap. 2);
  3. Nostro Signore Gesù Cristo istituì questo sacramento affinché quel sacrificio cruento, che doveva essere compiuto una volta in croce, fosse reso presente, il suo ricordo rimanesse fino alla fine del tempo, e la sua potenza salvifica fosse applicata per la remissione dei peccati che vengono commessi da noi quotidianamente. (S. XXII Cap.1).
In sintesi, la santa Messa è il Sacrificio del Calvario perché nostro Signore Gesù Cristo è il sacerdote e la vittima nella Santa Messa come lo era sul monte Calvario. Il rapporto tra il sacrificio del Calvario ed il sacrificio della Santa Messe è che il sacrificio del Calvario viene reso presente, ricordato, ed il suo frutto applicato, nel santo sacrificio della Messa.


Il mistero della santa Messa si può esprimere in questo modo: nostro Signore Gesù Cristo, per mezzo delle parole del celebrante, nasce e poi muore sull’altare per la salvezza degli uomini.
Il celebrante, in virtù del suo sacerdozio sacramentale (non quello battesimale che ha in comune con tutti i battezzati) rende presente sull’altare, accompagnato da schiere innumerevoli di spiriti celesti, nostro Signore Gesù Cristo Stesso.
Quanto al suo modo di venire, l’interpretazione dei Tomisti e di Suarez (che corrisponde alla maniera di espressione dei Padri della Chiesa e delle liturgie antiche), è che lo stesso corpo che fu generato prima dalla beatissima Vergine Maria a Betlemme, viene generato di nuovo tramite una nuova operazione di Dio dalla sostanza del pane e del vino.


Dopo essere nato sull’altare, quindi, muore su di esso, immolandoSi al Suo Padre Eterno “tutto imporporato del Suo Preziosissimo Sangue”, nella parola di San Giovanni Crisostomo.
Quanto al Suo modo di morire sull’altare, l’opinione comune dei teologi, condivisa anche da San Tommaso d’Aquino, è che la Sua morte consiste nella doppia consacrazione, che separa il Suo Corpo e il Suo Sangue nell’ordine sacramentale, come furono separati nell’ordine naturale al momento della Sua morte in Croce.
Questi misteri insondabili della nostra Fede, che avvengono davanti agli occhi della nostra anima nella Santa Messa, che avvengono non solo in questa ora bensì in ogni ora di ogni giorno e ogni notte (in qualche santa Messa in qualche parte del mondo), sono, per così dire, un prolungamento di quell’atto che è l’atto più grande che sia mai successo su questa terra: il sacrificio di Dio a Dio sul monte Calvario per amore dell’uomo, il Suo servo infedele.
Tramite questi misteri, Dio applica a tutti gli uomini e gli angeli, alla Chiesa universale, a coloro per cui la Santa Messa viene celebrata, e per gli assistenti, le Grazie infinite che ha guadagnate sul monte Calvario: le applica per assistere gli uomini su questa terra nella loro lotta contro i poteri delle tenebre, per avvicinare le anime sofferenti in Purgatorio alla loro Patria celeste, per inondare da delizie gli abitanti del Paradiso celeste.
Le applica, in sintesi, per elargire le Grazie della Sua misericordia infinita su tutti: affinché possano godere, e godere più abbondantemente, della Sua propria beatitudine in Cielo per tutta l’eternità.

La santa Eucaristia completa l`iniziazione cristiana. Coloro che sono stati elevati alla dignità del sacerdozio regale per mezzo del Battesimo e sono stati conformati più profondamente a Cristo mediante la Confermazione, attraverso l`Eucaristia partecipano con tutta la comunità allo stesso sacrificio del Signore.
L`Eucaristia è "fonte e culmine di tutta la vita cristiana ". "Tutti i sacramenti, come pure tutti i ministeri ecclesiastici e le opere di apostolato, sono strettamente uniti alla sacra Eucaristia e ad essa sono ordinati. Infatti, nella santissima Eucaristia è racchiuso tutto il bene spirituale della Chiesa, ciò lo stesso Cristo, nostra Pasqua".

Commenti

Post più popolari

Dieci regole da seguire quando si prega

Quando Gesù si ritirava in luoghi solitari per pregare, i discepoli desideravano comprendere cosa facesse, imparare da lui senza disturbarlo, senza turbare la Sua solitudine. Imparare una preghiera è facile. Si tratta di memorizzare una formula, un modo di recitarla, delle regole da adottare quando la si pronuncia. Ma questo non è che l’esteriorità, e molto spesso l’esteriorità, se fine a se stessa, è inutile. Così come è inutile, o addirittura controproducente pregare per dovere o per paura, temendo eventuali rappresaglie da parte del nostro sacerdote di riferimento o, ancora peggio, da parte di Dio stesso. La preghiera ha una sua poetica, una bellezza tutta sua, e solo comprendendole si può cominciare a pregare nel modo corretto, rivolgendoci a Dio in modo da essere ascoltati e da trovare in questo momento un’esperienza che ci arricchisca e ci permetta di affrontare ogni giorno nel modo giusto. La preghiera nasce dalla vita, si amalgama con essa, trae spunto e ne fa parte....

Come iniziare un rapporto personale con Dio...

Conoscere Dio personalmente Cosa ci porta a iniziare un’amicizia con Dio?  Aspettate l’abbattersi del fulmine? Vi dedicate a generose azioni religiose? Volete diventare persone migliori per essere accettati da Dio? NIENTE di tutto ciò. Nella Bibbia Dio ci dice chiaramente cosa possiamo fare per conoscerlo. I seguenti princìpi vi mostreranno come poter iniziare un’amicizia con Dio, proprio ora… Primo princìpio: Dio vi ama, e vi offre un meraviglioso piano di vita. Dio vi ha creati. Ma non solo: vi ama a tal punto da volervi vicino a Lui per l’eternità. Gesù ha detto, “Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna.” (Giovanni 3:16). Gesù è venuto perché ognuno di noi possa conoscere Dio in un modo personale. Solo Gesù può portare un significato e uno scopo nella nostra vita. Cosa ci impedisce di conoscere Dio?… Secondo princìpio: siamo tutti peccatori e separati da Dio. Per...

Il Sacramento dell'Ordine Sacro: sconosciuto a tanti fedeli

Il sacramento dell'Ordine Sacro È il Sacramento grazie al quale la missione affidata da Cristo ai suoi Apostoli continua ad essere esercitata nella Chiesa, sino alla fine dei tempi. Ordine indica un corpo ecclesiale, di cui si entra a far parte mediante una speciale consacrazione ( Ordinazione ), che, per un particolare dono dello Spirito Santo, permette di esercitare una sacra potestà a nome e con l'autorità di Cristo a servizio del Popolo di Dio. Nell'Antica Alleanza sono prefigurazioni di tale Sacramento il servizio dei Leviti, come pure il sacerdozio di Aronne e l'istituzione dei settanta « Anziani » ( Nm 11,25 ). Tali prefigurazioni trovano il loro compimento in Cristo Gesù, il quale, col sacrificio della sua Croce, è l' « unico [...] mediatore tra Dio e gli uomini » ( 1 Tm 2,5 ), il « sommo Sacerdote alla maniera di Melchisedech » ( Eb 5,10 ). L'unico sacerdozio di Cristo è reso presente dal sacerdozio ministeriale. « Solo Cristo è i...

Il Sesto Comandamento

"Non commettere adulterio". (Es 20,14; Dt 5,18)). "Questo comandamento, ci chiede di rispettare il nostro corpo e ci invita a percorrere una strada che a volte è impervia e faticosa come un sentiero di montagna, porta a realizzare nella nostra vita la purezza: è una conquista molto impegnativa ma possibile. (Mt 5,27-28). Non commettere atti impuri Se l'uomo offende Dio col peccato, lo fa, per lo più, attratto dal piacere. La difficoltà di regolare l'istinto del piacere è grande, specialmente nei riguardi del piacere procurato dalle sensazioni gustative e dalle percezioni tattili, e tra queste, la mancanza più grave è il vizio della lussuria. La lussuria è la forma più semplice per esprimere il proprio egoismo, questa è una tentazione che dura quanto la vita stessa. È la ricerca ingorda e disordinata del piacere corporale, è uno dei sette vizi capitali ed è la causa di tutti gli atti impuri condannati dal Signore, cominciando dall'...

Il quarto Comandamento

"Onora tuo padre e tua madre, perché si prolunghino i tuoi giorni nel paese che ti dà il Signore, tuo". (Es 20,12) L'Apostolo insegna: Figli, obbedite ai vostri genitori nel Signore, perché questo è giusto. "Onora tuo padre e tua madre": è questo il primo comandamento associato a una promessa: "perché tu sia felice e goda di una vita lunga sopra la terra" (Ef 6,1-3). Onora il padre e la madre Onorare il padre e la madre apre la seconda tavola della legge, quella che racchiude i comandamenti orientati alla carità verso il prossimo. Dio ci comanda l'amore verso chi ci ha generato, verso i genitori, mettendo quindi loro al primo posto nella lista dell'amore al prossimo, perché loro sono il prossimo più prossimo a noi. Sarebbe un'illusione voler bene alle persone lontane, dimenticandoci di quelle vicine. Come è possibile dividere il proprio pane con l'affamato, ospitare il misero senza ricovero, vedere un ignudo e vestirlo se poi il prop...

Dio : Chi è Dio? Qual’ è il suo aspetto?

Chi è Dio… Possiamo conoscerlo. Noi possiamo conoscere Dio, che ha dato origine all’universo in tutta la sua grandezza e alle meraviglie della sua creazione. Egli ci parla di se stesso, ma va anche oltre sé stesso. Ci accoglie in una relazione con Lui, cosicché possiamo conoscerlo personalmente, intimamente, anziché accontentarci di avere solo una mera conoscenza “di” Lui. «Non si vanti il saggio della sua saggezza e non si vanti il forte della sua forza, non si vanti il ricco delle sue ricchezze. Ma chi vuol gloriarsi si vanti di questo, di avere senno e di conoscere me, perché io sono il Signore che agisce con misericordia, con diritto e con giustizia sulla terra; di queste cose mi compiaccio». Parola del Signore. (Geremia 9, 22-24) Chi è Dio… Possiamo accostarci a Lui. Dio ci invita a parlare con Lui e a farlo partecipare della nostra vita.Per farlo non occorre prima essere prima preparati, né occorre essere particolarmente istruiti o corretti teologicamente opp...

Pensieri dei Santi : SANTITÀ DEL MATRIMONIO E DELLA FAMIGLIA

L’uomo e la donna, che per il patto di amore coniugale «non sono più due, ma una sola carne» (Mt 19, 6), prestandosi un mutuo aiuto e servizio con l’intima unione delle persone e delle attività, esperimentano il senso della propria unità e sempre più pienamente la raggiungono. Questa intima unione, in quanto mutua donazione di due persone, come pure il bene dei figli, esigono la piena fedeltà dei coniugi e ne reclamano l’indissolubile unità. Cristo Signore ha effuso l’abbondanza delle sue benedizioni su questo amore multiforme, sgorgato dalla fonte della divina carità e strutturato sul modello della sua unione con la Chiesa. Infatti, come un tempo Dio venne incontro al suo popolo con un patto di amore e fedeltà, così ora il salvatore degli uomini e sposo della Chiesa viene incontro ai coniugi cristiani attraverso il sacramento del matrimonio. Inoltre rimane con loro perché, come egli stesso ha amato la Chiesa e si è dato per essa, così anche i coniugi possano amarsi l’un l’...

Pensieri dei Santi : " MOSTRIAMO A TUTTI IL NOSTRO AMORE PER DIO"

Riconosci l’origine della tua esistenza, del respiro, dell’intelligenza, della sapienza e, ciò che più conta, della conoscenza di Dio, della speranza del regno dei cieli, dell’onore che condividi con gli angeli, della contemplazione della gloria, ora certo come in uno specchio e in maniera confusa, ma a suo tempo in modo più pieno e più puro. Riconosci, inoltre, che sei divenuto figlio di Dio, coerede di Cristo e, per usare un’immagine ardita, sei lo stesso Dio! Donde e da chi vengono a te tante e tali prerogative? Se poi vogliamo parlare di doni più umili e comuni, chi ti permette di vedere la bellezza del cielo, il corso del sole, i cicli della luce, le miriadi di stelle e quell’armonia e ordine che sempre si rinnovano meravigliosamente nel cosmo, rendendo festoso il creato come il suono di una cetra? Chi ti concede la pioggia, la fertilità dei campi, il cibo, la gioia dell’arte, il luogo della tua dimora, le leggi, lo stato e, aggiungiamo, la vita di ogni giorno, l’amici...

PENSIERI DEI SANTI : La devozione è possibile in ogni vocazione e professione

Nella creazione Dio comandò alle piante di produrre i loro frutti, ognuna «secondo la propria specie» (Gn 1, 11). Lo stesso comando rivolge ai cristiani, che sono le piante vive della sua Chiesa, perché producano frutti di devozione, ognuno secondo il suo stato e la sua condizione. La devozione deve essere praticata in modo diverso dal gentiluomo, dall’artigiano, dal domestico dal principe, dalla vedova, dalla donna non sposata e da quella coniugata. Ciò non basta; bisogna anche accordare la pratica della devozione alle forze, agli impegni e ai doveri di ogni persona. Dimmi, Filotea, sarebbe conveniente se il vescovo volesse vivere in una solitudine simile a quella dei certosini? E se le donne sposate non volessero possedere nulla come i cappuccini? Se l’artigiano passasse tutto il giorno in chiesa come il religioso e il religioso si esponesse a qualsiasi incontro per servire il prossimo come è dovere del vescovo? Questa devozione non sarebbe ridicola, disordinata e inammis...

Il Demonio

L'eclissi del senso cristiano della vita, procede di pari passo con il tramonto di quella ragione che con la fede innalzava lo spirito umano verso la contemplazione della verità. La Chiesa, di fronte a un neo paganesimo che avanza, è rimasta la sola a contrastare il ritorno di passioni irrazionali e del pensiero ateo che nega l'esistenza di Dio per relegare l'uomo nell'esistere per un determinato tempo per poi disperdersi nel nulla. Il demone mostro spietato Gli uomini, in questo tempo, affermano di non credere all'esistenza di Satana ma poi, senza saperlo, cadono nelle sue spire, ne divengono seguaci e diffondono il suo Spirito Malefico in tutti i settori della vita umana. Non si conosce come agisce, altrimenti staremmo più attenti nell'operare e più vigili nel pensare perché lui, che è molto abile, è capace di far comprendere il male come un bene necessario. Satana, il Ribelle, il Corruttore, il Maledetto, con la sua lingua serpentina, è ...