Secondo le diverse versioni del racconto, alcuni personaggi decisero di mettere in difficoltà Gesù chiedendogli se gli Ebrei dovessero o meno rifiutarsi di pagare le tasse agli occupanti Romani. Nel Vangelo secondo Luca si specifica che, evidentemente attendendosi che Gesù si sarebbe opposto al tributo, essi intendevano «consegnarlo all'autorità e al potere del governatore», che all'epoca era Ponzio Pilato e che era responsabile della raccolta dei tributi. I vangeli sinottici raccontano che gli interlocutori si rivolsero a Gesù lodandone l'integrità, l'imparzialità e l'amore per la verità, poi gli chiesero se fosse o meno giusto per gli Ebrei pagare le tasse richieste da Cesare. Gesù, dopo averli chiamati ipocriti, chiese loro di produrre una moneta buona per il pagamento e poi di chi fossero nome e raffigurazione su di essa; alla risposta che si trattava di Cesare, rispose «Date a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio» (il Vang
Il Padre del Signore nostro Gesù Cristo, nella sua bontà infinita, è di gran lunga superiore a tutte le cose create. Ottimo sovrano qual è , con la sua sapienza e con il suo Verbo, cioè con il Signore nostro e Salvatore Gesù Cristo, governa, ordina e crea in ogni luogo tutte le cose, secondo che si addice alla sua giustizia. Infatti è giusto che le cose siano fatte così come lo sono, e che si compiano come noi le vediamo compiute. Poiché è lui che ha voluto che tutto accada in questo modo e nessuno può avere un motivo ragionevole per negarlo. Infatti se il movimento delle cose create avvenisse senza ragione e il mondo girasse alla cieca, non si dovrebbe più credere nulla di quanto è stato detto. Ma se il mondo è stato organizzato con sapienza e conoscenza ed è stato riempito di ogni bellezza, allora si deve dire che il creatore e l'artista è il Verbo di Dio.
Io penso al Dio vivente e operante, al Verbo del Dio buono, del Dio dell'universo, al Dio che è distinto e differente da tutte le cose create e da tutta la creazione.
E' lui il solo e proprio Verbo del Padre, lui che ha ordinato l'universo e lo ha illuminato con la sua provvidenza. E' lui il Verbo buono del Padre buono. E' lui che ha dato ordine a tutto il creato, conciliando fra loro gli opposti elementi e componendo ogni cosa armonicamente. Egli è l'unico, l'Unigenito, il Dio buono, che procede dal Padre come da fonte di bontà e ordina e contiene l'universo.
Dopo aver fatto tutte le cose per mezzo del verbo eterno e aver dato esistenza alla creazione, Dio Padre non lascia andare ciò che ha fatto alla deriva, né lo abbandona a un cieco impulso naturale che lo faccia ricadere nel nulla. Ma, buono com'è, con il suo Verbo, che è anche Dio, guida e sostenta il mondo intero, perché la creazione, illuminata dalla sua guida, dalla sua provvidenza e dal suo ordine, possa persistere nell'essere. Anzi il mondo diviene partecipe del Verbo del Padre, per essere da questi sostenuto e non cessare di esistere. Ciò certamente accadrebbe se non fosse conservato dal Verbo, perché egli è «immagine del Dio invisibile, generato prima di ogni creatura» (Col 1, 15); poiché per mezzo di lui e in lui hanno consistenza tutte le cose sia quelle visibili che quelle invisibili, poiché egli è il capo della Chiesa, come nelle Sacre Scritture insegnano i ministri della verità (cfr. Col 1, 16-189.
L'onnipotente e santissimo Verbo del Padre, penetrando tutte le cose, e arrivando ovunque con la sua forza, dà luce ad ogni realtà e tutto contiene e abbraccia in se stesso. Non c'è essere alcuno che si sottragga al suo dominio. Tutte le cose da lui ricevono interamente la vita e da lui in essa vengono mantenute: le creature singole nella loro individualità e l'universo creato nella sua globalità.
Sant'Atanasio, vescovo
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